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Tuesday, February 28, 2012

Al traino

Ero sulla nave che stava andando alla deriva ma non ci avevano detto niente, tutto procedeva come se niente fosse, il bar, la discoteca, la palestra. A posteriori potrei dire che si sarebbe potuto notare un maggiore nervosismo da parte dell'equipaggio, ma sarebbe falso. Quando sono arrivate le imbarcazioni per trainarci allora ci hanno informato che era da 10 ore che vagavamo senza controllo in balia dei venti e delle correnti e che c'era stato un incendio, domato in 5 ore con due feriti lievi.

Un folto gruppo fra noi, e io fra questi, quasi tutti ingegneri e avvocati, ha cominciato a protestare per quella inaccettabile mancanza nel non averci informati di cosa stava accadendo. "In un mondo civile," argomentavamo, "noi passeggeri, viaggiatori, cittadini, clienti, eccetera, dovremmo essere consapevoli di ciò che accade poter esercitare il nostro diritto alla scelta." La risposta unanime dell'equipaggio era del tipo "se vi avessimo detto cosa stava succedendo si sarebbe diffusa agitazione e panico in voi 4000 passeggeri, e la cosa, oltre a non servire, avrebbe causato problemi molto peggiori di quelli in cui eravamo." Reagivamo furenti a questa attitudine a trattarci come impicci, come bambini, o come portafogli gonfi con camice hawaiane.

Un uomo sugli ottant'anni, con la faccia allegra, vestito con i tipici calzoncini la cui comodità superava di gran lunga la sconvenienza estetica, si staccò dal bancone del bar per venire proprio da me a dirmi: "io sinceramente ho preferito divertirmi come facevo prima, e ora continuo a farlo fino a che il bar non chiude. Lei non è arrabbiato perché le hanno tolto qualche diritto astratto, o la possibilità di intervento sulla sua vita, lei è arrabbiato perché le hanno tolto una possibilità di avventura, che certo in questa nave non le sarebbe dovuta capitare. Ma senta me, adesso che ci trainano in qualche porto, si beva qualcosa e mangi, non pensi alla linea, e si rilassi."

Sono così entrato nel gruppo di quelli che rimanevano in silenzio ad aspettare lo svolgersi degli eventi. Oggi sono qui, pronto a riprendere il lavoro dopo la vacanza, finalmente rilassato.

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