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Thursday, January 29, 2009

Cofinanziamento

Inizio con questo (breve) post una sezione dedicata all'università e la ricerca in Italia come outside-insider.
Il primo aspetto che vorrei trattare è il cofinanziamento dei progetti di ricerca.
Partiamo dal fatto: in Italia, quando un progetto di ricerca è finanziato dal ministero, l'ateneo è tenuto a supplire una certa percentuale dei fondi. Supponiamo che il progetto valga 100. Il ministero mette 80, l'ateneo 20. Più consistente è il progetto, meno l'università è prona al suo finanziamento (specie se la situazione finanziaria non è buona)
Questo è un esempio di idiozia italiana. Si arriva al paradosso che un'università non ha interesse a promuovere la ricerca in quanto questa rappresenta un costo. E' vero che in base ai progetti finanziati l'università riceve dei fondi ministeriali, ma si tratta di un effetto indiretto e, a mio avviso, contorto. Negli USA -e in altri paesi civili- quando un progetto è finanziato, parte dei finanziamenti va all'ateneo! Quindi se il progetto vale 100, 80 vanno ai ricercatori, 20 all'ateneo! L'università a questo punto è spinta a finanziare la ricerca (e più importanti sono i progetti più li vorrà finanziare), assumere gente brava, capace di portare finanziamenti, invece che continuare ad assumere altri tipi di figura (argomento di un post futuro). Oggi capita che chi vuole proporre un progetto di grandi dimensioni vada dal rettore -o chi per lui- a chiedere il benestare, cosa che dovrebbe essere automatica invece che seriamente e freddamente ponderata.

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