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Thursday, January 29, 2009

La formica indignata

Immaginate una formica intelligente che sul tavolino del salotto, intenta a sgraffignare delle briciole di biscotto, vede in TV un documentario sulle formiche. La descrizione non riguarda affatto le formiche, sebbene pretestuosamente dovrebbe esserlo, riguarda il formicaio, sul bilancio della popolazione, morti, nascite, sulle attività che vi si svolgono, il magico funzionamento di una società apparentemente semplice. La descrizione la sconvolge e la indigna, con le lacrime agli occhi cerca di urlare all'essere in mutande, che sul divano beve una birra col telecomando in mano. Vorrebbe gridare il suo sdegno per l'insensibilità sprezzante del programma. Lei che ha avuto decine, centinaia, di familiari morti, chi per essere stato schiacciato da un peumatico, chi per essere salito suo malgrado su una scarpa e non essere più tornato, o soffocato dalla terra durante un crollo, avvelenato da prodotti chimici diffusi intenzionalmente... Ogni giorno ogni formica esce allo scoperto, cercando di sopravvivere, sapendo benissimo che forse non tornerà indietro, o magari tornerà ferita e incapace di sostenersi. E la TV dice che le formiche sono organizzate e che la morte di migliaia non compromette la sopravvivenza del formicaio. Va bene, il formicaio non scompare o migra di qua e di là, e allora? Vi piacerebbe a voi umani se dicessero che in complesso la popolazione mondiale cresce, che i consumi aumentano o dimuiscono, il numero di incidenti stradali va così e così? Vi piacerebbe essere trattati solo in funzione del vostro formicaio? Io credo proprio di no, cred... SLAMMM! Cazzo un'altra formica in casa, meglio spruzzare l'insetticida sotto la porta.

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